giovedì 3 luglio 2025

L'amico ritrovato - di Fred Uhlman

Per caso, non conoscendo assolutamente l'Autore, ho scoperto questo gioiellino letterario.
Non compero più da IBS per la stupidità di chi organizza la promozione delle vendite. Dopo almeno tre volte in cui mi mandavano sconti inserendo un codice nell'ordine ed è capitato che tale codice non si capiva con quale sequenza, secondo loro, doveva essere inserito e nei passaggi è capitato che l'ordine sia repentinamente partito senza sconto, né sia stato possibile annullarlo nell'immediato, ho desistito dall'essere uno dei loro clienti più assidui. L'ho anche segnalato al Servizio Clienti spiegando come fosse inutile assegnarmi il top della classifica dei migliori acquirenti, se poi questo beneficio si deve tradurre in sconti ottenibili mediante codici da inserire "non adesso", "non prima", ma solo ad un certo punto dell'ordine, punto mai chiaro nella sequenza.
Ho dunque trovato questo gioiellino in libreria. Una Edicola-Libreria di Sabaudia. Non ho più l'età e la forza di poter girare per le librerie di Roma come un tempo.. Un piacere a cui ho rinunciato anche per l'impraticabilità della mia città, ormai ridotta ad un carnaio di auto, metallo e persone, riservandomi, appunto, l'ordinare on-line ricevendo i libri a casa. IBS-La Feltrinelli ha rovinato questa comodità con i suoi giochetti sugli sconti di cui, peraltro, non sentivo il bisogno, dato che non vado dal parrucchiere se non ogni due anni, dall'estetista sono andata solo una volta in vita mia quando avevo meno di 30 anni, e non mi compero vestiti da molto tempo e quelli che mi compero sono a saldo o del mercatino settimanale. Quindi spendo ogni due, tre mesi, una trentina di euro in libri.
Nello stand della Libreria di Sabaudia ho scelto questo Autore sconosciuto le cui note biografiche sul retro di copertina dicevano che era nato a Stoccarda, ed un altro altrettanto a me sconosciuto nato ad Istanbul: Pamuk.
A casa ho poi scoperto che Uhlman è ebreo e Pamuk ha preso il Nobel per la letteratura.
Ora il Nobel mi spiace ma non garantisce il valore di quel che mi trovo a leggere: l'ho già scritto. Doris Lessing, Yasunari Kawabata ne sono un esempio. Ho letto un loro libro e mai piu'.. Non mi è piaciuta la scrittura, non mi ha trasmesso alcuna emozione, alcuna riflessione profonda.
Mentre questa meravigliosa storia di Uhlman, un'amicizia  fra due adolescenti tedeschi, uno ebreo della buona borghesia e l'altro di antica nobiltà germanica, è un piccolo capolavoro nella descrizione psicologica dei personaggi, nelle loro reazioni che ho sentito personalmente comprensibili in me, per la mia psicologia, come per la descrizione della miseria umana di ieri, di oggi e di sempre, che ho scoperto in giovane età in altri contesti, con altre motivazioni, ma sempre miseria dell'animo umano che cerca solo pretesti per manifestarsi.
Inevitabilmente c'è dell'autobiografismo, anche se la storia di Fred Uhlman ebreo cittadino tedesco di Stoccarda come il protagonista di questo libro, è diversa per vari aspetti, ma non nella sostanza: l'aver dovuto abbandonare la propria Patria per l'insensatezza folle e barbara di leggi inimmaginabili...
Il libro del Nobel Pamuk lo sto leggendo... Ma non so se varrà la pena di parlarne.. Lo saprò alla fine. Per ora, dato che è il primo scrittore turco che leggo, sto immergendomi nella mentalità della società turca degli anni '70, nella sua conoscenza: sono gli anni della mia giovinezza in Italia, vedrò differenze e paragoni...
Fred Uhlman